Nel nostro paese, a  partire dal 2011, con la Legge n.10 del Ministero dell’Ambiente, la Giornata Nazionale degli Alberi viene celebrata ogni 21 novembre per promuovere le politiche di salvaguardia dell’ambiente.
La nostra scuola ogni anno, partecipa con entusiasmo alla Festa dell’Albero, un’iniziativa promossa da Legambiente dal 2008 ma che ha radici che affondano nelle antiche tradizioni della nostra cultura. Gli antichi Romani, infatti, erano soliti consacrare i boschi al culto delle divinità dell’epoca.
Oggi, festeggiamo la presenza degli alberi, così vitali per la nostra esistenza, per instillare una sana coscienza ecologica alle generazioni future, cercando come educatori, di insegnare le buone pratiche. Prossimamente, le classi saranno impegnate nella cura di orti comuni, disposti in uno degli spazi verdi della nostra scuola.
Come non ricordare, in questa giornata, con gli alunni più grandi, un personaggio simbolo della cura e salvaguardia delle foreste, Elzéard Bouffier, dal racconto dello scrittore canadese Jean Giono. Il suo amore sconfinato per la natura, la sua amorevole costanza di piantare giorno dopo giorno querce, betulle e faggi, nel corso della sua esistenza, riforestando una zona quasi desertica della Provenza. Un racconto che ci lascia sperare e desiderare nel nostro piccolo, di seguire il suo esempio per rigenerare, passo dopo passo, l’ambiente circostante, diffondendo le buone abitudini fin da bambini.
I più piccoli, delle classi prime e seconde, invece, hanno lasciato impresso sulle pareti di scuola, un enorme manifesto, simbolo di questa giornata, dove le loro manine, proprio quelle dei futuri cittadini, si sono trasformate in foglie, richiamando la nostra attenzione, come a dirci: eccoci, in tutta la nostra bellezza, a rinverdire la speranza di un mondo migliore, dove correre a perdifiato sui prati, diventi realtà per tutti i bambini che meritano di crescere a contatto con la natura, per conoscerla, apprezzarla e difenderla.
Dagli alberi, impariamo il loro silenzioso bene ché non chiedono nulla in cambio se non di restare lì a proteggerci, a lasciare che il nostro sguardo alla finestra diventi sognante, accarezzato dal sole filtrato dai loro rami.
M.G.