Osservare l’ambiente attorno a sé, orientarsi, domandarsi in che parte di universo ci troviamo e in quali cieli appare la luna quando il sole sorge al nostro orizzonte? Sono tante le domande che nascono spontanee nei bambini quando s’inizia ad interrogarsi sul mondo.
Il compito di noi insegnanti è accompagnarli in queste scoperte, lasciando che la curiosità diventi come una lanterna accesa sulla strada della conoscenza.
È così che è nato questo progetto, durante una lezione di geografia, osservando il mappamondo al centro del giardino di scuola, per collegare la conoscenza astratta alla percezione reale e all’esperienza diretta. Con la bussola tra le mani si è appreso come individuare il Nord e capire da quale parte dell’edificio scolastico sorgesse il sole. Pensando, riflettendo, l’insegnante ha appuntato le intuizioni perché è in questo modo che si apprende sul campo, è così che l’uomo ha iniziato a realizzare le sue scoperte, a riprodurre il mondo esplorato su carta, plastici e mappe.
Questo è stato l’obiettivo del laboratorio di geografia, condotto dalla maestra Gabriella Iudici in collaborazione con il maestro Luca Marsetich e la maestra Giorgia Colombin di 4B, in modo trasversale con tecnologia e arte perché è toccando con mano, costruendo, incollando, dipingendo che, settimana dopo settimana, ognuno ha realizzato il proprio mappamondo. 

Un mappamondo incastonato nel cielo infinito dell’universo, rappresentato da una scatola dipinta di nero e costellata di stelle, disegnate, ritagliate, create con schizzi di tempera.
Un lavoro realizzato anche grazie al sostegno dei collaboratori scolastici, sempre pronti a conservarci scatole e scatoloni che alla scuola primaria Virgilio Giotti si apprende facendo!
Orgogliosi dei loro manufatti, all’uscita di scuola, ciascuno ha portato a casa il proprio mondo in scatola come fosse un trofeo, il ricordo di una bella esperienza condivisa, certi che orientarsi sarà ormai per loro un gioco da ragazzi.