Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio imparo”, diceva il filosofo Confucio.
 Alla scuola primaria Virgilio Giotti, con le classi V, l’esperienza diventa la vera protagonista della conoscenza.
In più occasioni, nel corso dell’anno, i più grandi hanno messo a frutto il loro sapere. Girando per le classi, mostrando ai più piccoli le loro presentazioni, hanno dimostrato di essere diventati competenti, pronti per mettere in pratica ciò che hanno imparato durante gli anni. Questo grazie al supporto di insegnanti attenti che hanno promosso una didattica innovativa e grazie al supporto di strumenti multimediali. È questa l’attenzione che si pone nelle nostre classi fin dai primi anni di scuola primaria, agevolare una didattica laboratoriale per rendere significativo l’apprendimento. Soltanto attraverso i lavori di gruppo, si consolidano non solo i saperi ma le relazioni, s’impara a far squadra e l’inclusione diventa un passaggio naturale, dove ognuno diventa risorsa dell’altro, in una dimensione di reciproco sostegno. Si sperimenta insieme ed è grazie all’osservazione che si costruisce un percorso mirato, che si possono valorizzare le diverse abilità emerse.
Siamo consapevoli di trovarci di fronte a una generazione di nativi digitali, circondati da strumenti che se usati nel giusto modo e misura, diventano indispensabili per arricchire il percorso formativo. Noi insegnanti siamo chiamati ad educare loro nell’uso responsabile e creativo dei dispositivi digitali, solo in questo modo è possibile raggiungere obiettivi davvero significativi, come la capacità di esporre un argomento di studio assemblandolo su slide, saper montare un video per promuovere nelle classi l’educazione ambientale, utilizzando in modo responsabile gli ambienti in comune. Questi, sono solo alcuni esempi di apprendimenti e scoperte che nel corso degli anni hanno dato vita ad un appuntamento annuale: La Fiera delle Scoperte, dove i ragazzi di V mostrano al pubblico invenzioni, lavori, manufatti creati nei vari laboratori di robotica, coding, video making e tinkering; forme di apprendimento informale in cui si impara facendo e l’alunno è incoraggiato a sperimentare, stimolando in lui l’attitudine della risoluzione dei problemi. Un evento a cui partecipano le famiglie e i compagni di tutte le classi, anche i più piccoli che in questo modo si sentono ispirati a voler diventare proprio come loro, comprendendo quando importante sia imparare prima gli strumenti di base per metterli poi a disposizione di un sapere innovativo.