CENNI BIOGRAFICI

Tiziana Weiss nasce a Trieste il 2 febbraio del 1952; dopo le scuole superiori si laurea all’Università in Scienze Naturali e inizia ad insegnare nella scuola Fonda Savio di via Manzoni. Prestissimo incomincia ad andare in montagna: camminare, osservare, conoscere erano i suoi desideri più profondi. Pratica molto sport, ma ben presto si innamora dell’arrampicata, e grazie alle sue doti, alla sua caparbietà, riesce a farsi strada in un ambiente, quello alpinistico, ancora chiuso nella convinzione che l’arrampicata sia un affare per soli uomini. Organizza conferenze, incontri sull’alpinismo e dibattiti sulla natura. Non sono trascorsi molti anni dalla sua attività, ma quello che lei proponeva era una novità, un nuovo modo di andare in montagna: guardarsi attorno, ammirare la natura, sentire i profumi, sentirsi insomma in comunione con l’ambiente. In quegli anni l’alpinismo di vertice era inteso come un grande universo: ognuno aveva un compito durante le spedizioni. C’era chi doveva preparare la via al successo, chi portava i materiali, chi raggiungeva la vetta. Anche se l’eventuale vittoria era “di tutti”, in realtà la vetta veniva raggiunta solamente dalla “squadra di punta”, da quegli alpinisti insomma, che in quel momento erano nelle condizioni migliori. Anche qui, però, Tiziana vede l’alpinismo in modo diverso con uno spirito nuovo: tutti devono raggiungere la vetta. E sarà questo un cambiamento epocale, valido e conseguito ancora oggi. Affronta montagne di grandi difficoltà e raggiunge le cime delle più importanti vie; è un’alpinista affermata, conosciuta e rispettata. Partecipa anche ad una spedizione sul monte Annapurna (7577 metri), assieme al suo compagno di cordata Piero Mozzi. Il 26 luglio 1978, cade durante una discesa in corda doppia sulle Pale di San Martino. Muore qualche giorno dopo nell’ospedale di Verona senza più riprendere conoscenza. In sua memoria è stato intitolato un sentiero naturalistico nel gruppo del monte Tinisa; un sentiero sul Carso triestino e … la nostra scuola. Cos’è e perché un sentiero naturalistico? È un sentiero montano da percorrere “ad occhi aperti” per capire la natura, la geologia, la vegetazione proprio come Tiziana intendeva l’andare in montagna; e così chiunque lo percorra, alpinisti o naturalista possa ricordarsi di lei con un’esperienza di didattica ambientale. E perché un sentiero sul Carso? Perché Tiziana amava la sua città e in particolare il Carso dove andava frequentemente per “godersi” la natura.

E la scuola? Qualche anno fa, nel 2002, i bambini delle terze, quarte e quinte della scuola primaria, insieme ai ragazzi della scuola secondaria, alle loro famiglie e agli insegnanti, hanno iniziato un “cammino” (tanto per rimanere in tema) per scegliere il nome del nuovo istituto che si era formato. La scelta di ricordare Tiziana Weiss, giovane e grintosa alpinista, amante della natura e della vita all’aria aperta, ardimentosa e sempre pronta alla sfida, è stata la giusta identificazione che gli alunni hanno voluto identificare nella loro scelta.